Comunità in dialogo

per essere "Chiesa in uscita"

La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo. (Evangeli Gaudium, cap.1- 24)
Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. (Evangeli Gaudium, 49)

Il tratto distintivo di "Albergheria e Capo Insieme" fin dalla sua costituzione è stato voler essere una  "Comunità di Comunità"  in "dialogo" al suo interno al fine di essere in "dialogo" con il vissuto del territorio.

Per esemplificare la modalità del dialogo in "Albegheria e Capo Insieme", pubblichiamo qui in formato PDF

"Albergheria e Capo insieme" è la modalità comunitaria con cui la Comunità ecclesiale della seconda zona pastorale del secondo Vicariato dell'Arcidiocesi di Palermo si realizza quale "chiesa in uscita". 

A tale proposito pubblichiamo qui in formato pdf

«i poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo»

"Se la Chiesa intera assume questo dinamismo missionario deve arrivare a tutti, senza eccezioni. Però chi dovrebbe privilegiare? Quando uno legge il Vangelo incontra un orientamento molto chiaro: non tanto gli amici e vicini ricchi bensì soprattutto i poveri e gli infermi, coloro che spesso sono disprezzati e dimenticati, «coloro che non hanno da ricambiarti» (Lc 14,14). Non devono restare dubbi né sussistono spiegazioni che indeboliscano questo messaggio tanto chiaro. Oggi e sempre, «i poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo»,[52] … Non lasciamoli mai soli". (Evangeli Gaudium, 48)

I quartieri Albergheria e Capo da sempre sono stati i quartieri degli ultimi e degli scartati (leggere le pagine dedicate alla loro storia) perché zone malsane a causa degli acquitrini maleodoranti e spesso malarici determinati dai fiumi Kemonia e Papireto, prima che questi fossero interrati e successivamente canalizzati nel sottosuolo.

"Albergheria e Capo insieme" fin dalla sua costituzione ha fatto dei poveri e degli emarginati il centro della sua attenzione e del suo impegno.

Il perdurare del forte disagio sociale sono testimonianza del limite di una azione che riesce già con difficoltà ad incide sull'emergenza ma non ad avviare processi risolutivi dalla emarginazione sociale, aspetto questo evidenziato in tutta la loro drammatica realtà nei documenti sopra citati e pubblicati.

Ad esemplificazione della presa di coscienza della grave disagio sociale nel territorio, dell'impegno profuso e dei  suoi limiti pubblichiamo il:

Il bene Comune, la politica, il senso della cittadinanza attiva e responsabile.

La dignità di ogni persona umana e il bene comune sono questioni che dovrebbero strutturare tutta la politica economica, ma a volte sembrano appendici aggiunte dall’esterno per completare un discorso politico senza prospettive né programmi di vero sviluppo integrale. Quante parole sono diventate scomode per questo sistema! Dà fastidio che si parli di etica, dà fastidio che si parli di solidarietà mondiale, dà fastidio che si parli di distribuzione dei beni, dà fastidio che si parli di difendere i posti di lavoro, dà fastidio che si parli della dignità dei deboli, dà fastidio che si parli di un Dio che esige un impegno per la giustizia. (Evangeli Gaudium, 239)

"Albergheria e Capo Insieme" ha ben presente che il disagio che vive il territorio in cui opera in gran parte è diretta conseguenza delle ingiustizie sociali di un sistema socio economico che ha come riferimento il profitto e non l'uomo, in cui l'accumulo di ricchezza e non la sua equa distribuzione sono l'unica "premura" di chi detiene il potere economico ed a questo piega la "Politica". Storture di ingiustizia che se è vero che attendono ai grandi sistemi è anche vero che attendono alle responsabilità di scelte politiche e gestione delle Pubbliche Istituzioni locali ed alla mancanza di senso della cittadinanza attiva e responsabile dei cittadini.

"Albergheria e Capo Insieme" , facendosi voce di chi non ha voce, ha avuto ed ha un ruolo attivo di denuncia, di proposta e di collaborazione con le pubbliche Istituzioni.

Ad esemplificazione pubblichiamo qui in formato PDF

Il rispetto della legalità, della persona fondamento primo della giustizia e la maturazione del senso di cittadinanza attiva e responsabile sono "prassi costante" degli Enti che condividono Albergheria e Capo Insieme ed anche motivo ispiratore di iniziative specifiche come la partecipazione alla "giornata della Memoria" ed alla "festa dell'onestà"

il dialogo come forma d’incontro, la ricerca di consenso e di accordi

È tempo di sapere come progettare, in una cultura che privilegi il dialogo come forma d’incontro, la ricerca di consenso e di accordi, senza però separarla dalla preoccupazione per una società giusta, capace di memoria e senza esclusioni. L’autore principale, il soggetto storico di questo processo, è la gente e la sua cultura, non una classe, una frazione, un gruppo, un’élite. Non abbiamo bisogno di un progetto di pochi indirizzato a pochi, o di una minoranza illuminata o testimoniale che si appropri di un sentimento collettivo. Si tratta di un accordo per vivere insieme, di un patto sociale e culturale. (Evangeli Gaudium, 239)

Albergheria e Capo Insieme opera non in modo autoreferenziale ma nella ricerca costante e continua di un dialogo operoso con altri soggetti attivi nel territorio, che condividono l'impegno per la promozione della dignità della  persona umana, condividendo iniziative tese a realizzare "Comunità di prossimità" e strutture anche spontanee di "democrazia partecipata dal basso".
In questo contesto si inseriscono l'adesione e la partecipazione ieri alla Rete Bene Comune, promossa dal Comune di Palermo, ed oggi a quella dell'Assemblea di cittadini ed operatori dell'Albergheria S.O.S. Ballarò

Processi virtuosi di inclusione e sviluppo sociale.

Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell’attività socio-politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi. … Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuovi dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici. Senza ansietà, però con convinzioni chiare e tenaci.

L'attenzione e la cura di Albergheria e Capo Insieme è soprattutto a quanti nei quartieri, per grave disagio ed esclusione sociale, vedono lesa e calpestata la loro dignità di persona umana. L'impegno è stato ed è a promuovere processi virtuosi di inclusione e sviluppo sociale.

Albergheria e Capo Insieme ha individuato fin dalle suo costituirsi nel deficit di conoscenze e della loro elaborazione e nella mancanza di lavoro fattori primi del disagio e di esclusione sociale. In questa direzione si è spesa per dar vita a due realtà operative capaci di essere nel territorio strumento e tempo per la costruzione di relazioni orientate alla promozione culturale e socio economica.

Nel 2007 è stata costituita la Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi le Balate e qui ne pubblichiamo gli atti che hanno condotto alla sua costituzione

nel 2010 Albergheria e Capo insieme ha partecipato con l'A.P.S. Le Balate ad un progetto, promosso dal Progetto Policoro dell'Arcidiocesi di Palermo, per costituire una Cooperativa di giovani di servizi turistici che fa seguito al progetto del Parco Turistico nel Centro Storico